Segnaliamo per opportuna conoscenza un’importante novità introdotta dal decreto di cui all’oggetto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 novembre 2022.
Limitatamente al periodo d’imposta 2022 (quindi con effetto retroattivo per tutto l’anno),
- in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR,
- non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di 3.000,00 euro.
Prima l’agenzia delle Entrate con la circolare 35/2022, ora il Dl 176, hanno definitivamente chiarito che il limite di esenzione deve essere inteso quale soglia, al superamento della quale si perderà ogni beneficio fiscale e contributivo.
N.B.
I Fringe Benefit (valori in natura oggetto del provvedimento) possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam e riguardano i titolari sia di redditi di lavoro dipendente che di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, ai sensi dell’art. 51, comma 3, del TUIR.
Pagamento utenze domestiche
Il pagamento o il rimborso può riguardare le utenze relative ad immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti, sulla base di un titolo idoneo, dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari (ai sensi dell’art. 12 TUIR), a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio, a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese.
Le bollette sostenute o rimborsate devono essere intestate al dipendente o a un familiare e devono riguardare consumi relativi all’anno 2022.
Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate (circolare n. 35 del 4/11/2022) prevedono che, il datore debba acquisire:
- Una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale il lavoratore attesti la circostanza che le medesime bollette non siano già state oggetto di richiesta di rimborso presso altri datori di lavoro
- Una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale il lavoratore attesti di essere in possesso della documentazione comprovante il pagamento delle utenze domestiche, nella quale vengano riportati gli elementi necessari per identificarle
Nota: questa seconda dichiarazione è alternativa alla procedura di acquisizione e conservazione da parte del datore di lavoro della relativa documentazione per giustificare la somma spesa.
Si consiglia in ogni caso di raccogliere copia della documentazione di spesa (bollette e bonifici), quale giustificativo della somma rimborsata.