In attesa che vengano definiti i provvedimenti legislativi per l’anno 2024, in particolare la Legge di Bilancio, pare utile anticipare, sulla base delle informazioni ad oggi note, la panoramica sugli incentivi alle assunzioni.
I nuovi incentivi 2024 riguarderanno l’assunzione di percettori di SFL (supporto per la formazione e il lavoro) e di ADI (assegno di inclusione), strumenti che andranno a sostituire il noto “reddito di cittadinanza”. Nel caso, saranno utili le assunzioni sia a tempo indeterminato (con esenzione totale dei contributi c/ditta nel limite di € 8000 annui) che determinato (con esenzione del 50% dei contributi c/ditta nel limite di € 4000 annui).
Al debutto anche la “super-deduzione”, prevista dalla riforma fiscale in corso di approvazione, che consiste nella maggiorazione del 20% (elevata al 30% per lavoratori svantaggiati) del costo del lavoro deducibile, in relazione ai “nuovi” contatti a tempo indeterminato del 2024 rispetto al 2023, in presenza comunque di altre specifiche condizioni.
Non risultano prorogati invece per l’anno 2024 gli incentivi “bonus NEET”, “donne svantaggiate” e “Under 36”: per questi ultimi due, da segnalare che continueranno a sussistere i rispettivi incentivi “strutturali” (“donne Fornero” e “Under 30”), che però prevedono un incentivo dimezzato (50% anziché il 100%) e, per i giovani, la riduzione del requisito di età da under 36 ad under 30.
Tra gli incentivi più rilevanti confermati, da citare anche l’incentivo per i percettori di Naspi e per gli ultra-cinquantenni di lunga disoccupazione.